Il piccolo Julen, i soccorritori a pochi metri: “Un metro e mezzo e nessun segno di vita” (1 / 2)

Il piccolo Julen, i soccorritori a pochi metri: “Un metro e mezzo e nessun segno di vita”

Julen, ore decisive: soccorritori a pochi metri dal piccolo intrappolato nel pozzo. L’ipotesi drammatica degli esperti: “È già morto”.

 

Finalmente, le squadre di minatori sono riusciti a calarsi nel pozzo parallelo e ora stanno scavando l’ultimo tratto in orizzontale arrivando fino alla zona dove si pensa che il piccolo si sia intrappolato. Sono passati quasi due settimane e come hanno ammesso i membri della squadra di soccorso che dopo vari sforzi hanno dovuto procurarsi delle microcariche esplosive, il terreno non aiuta molto.

 

Queste sono ore decisive per il piccolo Julen dopo tanti giorni di ansia paura e attesa, il bambino è caduto in un pozzo stretto e profondo due settimane fa a Totalàn vicino Malaga, in Spagna. Da giovedì pomeriggio, dopo aver scavato un tunnel parallelo, i minatori esperti di salvataggio sono riusciti a scavare l’ultimo tratto in orizzontale fino a raggiungere la zona dove si pensa che si sia intrappolato il piccolo.

Questo però è uno scavo ancora più complesso perché per gli ultimi metri si deve avanzare scavando a mano. 

 

8 uomini si stanno alternando due alla volta calandosi in questo profondissimo pozzo con una capsula simile a quella utilizzata nel 2010 per il salvataggio dei minatori cileni che farà da ascensore. Purtroppo, secondo le stime, dovranno passare almeno 24 ore per unire la cavità parallela al pozzo in cui si trova Julen ma la durezza del terreno e dei materiali trovati lungo il percorso, potrebbero far tardare il salvataggio. Fino ad ora hanno già rallentato lo scavo del tunnel parallelo, già da ieri una coppia di minatori alle 17:30 si è calata nel tunnel ed hanno trovato il terreno molto duro e questo non aiuta.