Il piccolo Alex affetto da grave malattia genetica: trasferito a Roma per trapianto di midollo osseo (2 / 2)

Il piccolo è nato e vive a Londra, è figlio di genitori italiani, il papà Paolo Montresor, veneto, e sua mamma Cristina Console, napoletana. Sul profilo Facebook, i genitori hanno fatto sapere: “Il Great Ormond Street Hospital d’accordo con il Professore Franco Locatelli direttore del dipartimento di Onco-Ematologia Pediatrica, terapia Cellulare e Genica dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù (che sin dall’inizio ci ha dimostrato massima attenzione e disponibilità), ci hanno proposto di trasferire Alessandro Maria a Roma per sottoporlo alle cure dell’equipe italiana. E così continuiamo a sperare”.

 

I genitori di Alex hanno invitato tutti a proseguire nella gara di solidarietà e a continuare a diventare potenziali donatori iscrivendosi nel registro italiano dei donatori di midollo osseo e di regalare in questo modo un piccolo gesto d’amore, una nuova speranza di vita ai tanti bambini come Alessandro Maria che aspettano e lottano nell’attesa. Nel lungo post, hanno voluto anche ringraziare il Saint Mary’s Hospital ed il Great Ormond Street Hospital insieme a tutti i medici e gli infermieri che in questi mesi si sono presi cura del loro bambino, ringraziandoli inoltre per essere riusciti ad identificare velocemente la sua rara malattia, oltre a salvare il piccolo anche durante la fase acuta della stessa.

I genitori di Alessandro hanno fatto sapere che dal primo dicembre la malattia potrebbe riprendere il suo corso, ragion per cui nonostante la commovente gara di solidarietà, l’assenza di un donatore rimane ancora un problema. Il farmaco che sta prendendo ogni giorno il piccolo Alex, ha bloccato la malattia ed è fondamentale ricercare al più presto un donatore che possa salvargli la vita. Purtroppo, sono stati analizzati 2mila profili e nessuno di questi si è rivelato compatibile, era stato individuato un midollo compatibile con quello di Alex ma il donatore ha deciso di ritirarsi dando così false speranze ai genitori.