Il parroco si accascia dopo aver bevuto dal calice: ipotesi avvelenamento da candeggina (1 / 2)

Il parroco si accascia dopo aver bevuto dal calice: ipotesi avvelenamento da candeggina

Quando si officia messa, in un certo senso, è come salire su un palco con tanto di pubblico ad osservare ogni cosa che fai. Se a questo si aggiunge il fatto che il sacerdote è spesso anche una delle personalità più in vista all’interno di una comunità, il rischio di incappare in imprevisti o “sabotaggi” è dietro l’angolo.  In passato ci sono stati, per esempio, casi in cui le ostie erano state “drogate” o i calici dei parroci erano stati allungati con superalcolici per sbaglio o da persone che volevano farsi una risata. 

Ma quanto si è verificato in provincia di Cosenza è quasi un tentato omicidio. Don Claudio Albanito parroco di Rose, si è sentito male mentre officiava messa. Pochi secondi dopo aver ingerito il contenuto del calice, il parroco si è appoggiato all’altare avvertendo terribili bruciori alla gola. Dopo un po’, fortunatamente, è riuscito a vomitare la sostanza che aveva ingerito, che a seguito delle analisi effettuate sul calice sarebbe poi risultata essere candeggina.

 

 

Il fatto è accaduto durante la messa di sabato 8 giugno, tra lo sconcerto dei tanti fedeli che dopo aver visto Don Albanito in evidente difficoltà hanno immediatamente chiamato il 118. Il sacerdote, parlando all’Ansa, ha spiegato di non sapere come sia stata possibile una cosa del genere. E’ possibile che il calice non sia stato risciacquato adeguatamente dopo essere stato lavato con la candeggina, ma quantità così elevate lasciano aperti i sospetti su un possibile avvelenamento.
Sono ancora frastornato” ha spiegato don Albanito che ha informato i carabinieri di quanto accaduto.