Il Papa dice sì all’educazione sessuale nelle scuole: “E’ un dono di Dio, non un mostro” (2 / 2)

Il Papa ritorna poi sui cattolici ipocriti: “Vanno tutte le domeniche a messa e poi non pagano la tredicesima, pagano in nero, sfruttano la gente, poi vanno ai Caraibi a fare le vacanze. ‘Ma io sono cattolico, vado tutte le domeniche a messa!’. Se tu fai questo dai una contro testimonianza. È questo ciò che più allontana la gente dalla Chiesa. Io direi: non dire che sei un cattolico, se non dai testimonianza.”

Sugli abusi sessuali dei preti: “Ricevo di continuo gente abusata. Ricordo uno che è stato quarant’anni senza poter pregare. È terribile questo, la sofferenza è terribile. Ho letto una statistica l’altro giorno: il 5 per cento di chi è denunciato viene condannato, è terribile. È un dramma umano e dobbiamo prenderne coscienza. Anche noi risolvendo il problema nella Chiesa, ma prendendone coscienza, aiuteremo a risolverlo nella società, nelle famiglie dove la vergogna fa coprire tutto. Ma prima dobbiamo prendere coscienza, avere i protocolli e andare avanti”. 

Infine il Papa spiega che “l’aborto è un fallimento” e che lo si comprende bene solo in confessionale. E che, comunque, Dio ha già perdonato chi ha abortito. E ancora in proposito, in uno dei momenti più empatici della conferenza stampa tenuta sul volo che da Panamá lo ha riportato a Roma, che lui in confessionale dice alle donne che hanno abortito: “Tuo figlio è in cielo, parla con lui. Cantagli la ninna nanna che non hai potuto cantargli”.