Il nonno chiede di bere un’ultima birra con la famiglia in ospedale prima di morire (2 / 2)

Anche un’altra persona ha commentato in maniera simile: Brigid Reilly, residente a Filadelfia, ha postato una foto di nonna Theresa che nell’ultimo giorno di vita si è fatta ritrarre con alcuni oggetti a cui teneva tanto: un disco di Frank Sinatra, un piatto di sushi e un bicchiere di Baileys. Quella foto è stata stampata e mostrata al suo funerale, insieme a un video realizzato dalla nipote che si dice fortunata per aver potuto passare gli ultimi momenti con la nonna.

Il Corriere della Sera edizione online ha sentito anche Giovanni Ziccardi, insegnante di Informatica Giuridica all’Università di Milano e autore di diversi libri, tra cui uno che tratta il tema della morte nell’epoca dei social. “Il grande cambiamento avvenuto è che oggi con gli smartphone abbiamo la morte in tasca. Prima il lutto veniva tenuto fuori dalla vita sociale, anche i cimiteri erano separati dal centro delle città”.

“Adesso si condivide tutto, la vita e la morte, e questo è uno degli aspetti più positivi delle nuove tecnologie. C’è chi posta selfie durante i funerali dei parenti, chi pubblica le foto delle salme prima che la bara venga chiusa. Tutto ciò colpisce perché va toccare un tema sensibile e intoccabile come la morte, qualcuno obietta che ci vorrebbe più serietà. E invece è sbagliato considerare quelle immagini come semplici foto, sono piuttosto dei piccoli frammenti di vita che si vuole condividere. E infatti i commenti sono tutti positivi, non ci sono critiche, la partecipazione al lutto è sincera”.