Il Natale di una escort: “Il 24 i clienti vengono da me mentre le mogli preparano il Cenone” (1 / 2)

Il Natale di una escort: “Il 24 i clienti vengono da me mentre le mogli preparano il Cenone”

Se viene chiamato “il mestiere più antico al mondo” un motivo ci sarà. La Chiesa può provare a combatterla con le parole, lo Stato con i fatti, ma la prostituzione esiste dall’alba dei tempi. C’è chi, intelligentemente, l’ha tassata ricevendo un gettito di denaro non indifferente. E chi, stupidamente, la mantiene illegale continuando a combatterla in nome di una religione inventata da qualcuno per controllare mentalmente altri individui. Facendo più danni che altro.

Perché le prostitute, le escort o come le volete chiamare voi in maniera più volgare, esistevano, esistono ed esisteranno. Nemmeno il Santo Natale, periodo in cui siamo “tutti più buoni” e in cui le persone dovrebbero seguire più che mai alla lettera I Sette Comandamenti, ferma il loro lavoro. Anzi, in questo periodo, stando alle dichiarazioni di diverse professioniste, i turni e le liste dei clienti si allungano come non mai.

Simona, 40 anni, è una delle tante escort italiane. Ieri notte è intervenuta su Radio2 alla trasmissione “I Lunatici”. Le è stato chiesto se, a differenza di altri italiani e italiane, lavorasse in questo periodo per molti festivo. “A Natale lavoro, ovvio. Gli italiani hanno preso i soldi delle tredicesime, bisogna farsi trovare pronte. Il 24 lavorerò fino al pomeriggio, poi andrò a casa a prepararmi per il cenone e festeggiare la Vigilia”.