Il gestore de “La Lanterna Azzurra”: «Vengo minacciato di morte, altre volte è stata più affollata» (1 / 2)

Il gestore de “La Lanterna Azzurra”:  «Vengo minacciato di morte, altre volte è stata più affollata»

La strage di Corinaldo è una delle notizie di cronaca più discusse del nostro paese, quasi quanto il crollo del viadotto Morandi a Genova ad agosto. Si cerca in tutti i modi un colpevole, un capro espiatorio su cui sfogarsi per la morte di sei persone, di cui cinque minorenni. Per questo motivo molti italiani reagiscono in maniera istintiva, senza usare la ragione. Questa mattina è stato fermato un ragazzo minorenne che sarebbe la persona che ha spruzzato lo spray urticante.

Ma nella giornata di sabato, in attesa che si trovasse un colpevole, molti italiani hanno pensato di sfogarsi contro due persone in particolare: il gestore della discoteca e il (t)rapper Sfera Ebbasta. Il primo ha raccontato la sua versione dei fatti a QN. Si chiama Marco Cecchini ed è uno dei tre gestori del locale, oltre che padre del DJ che suona spesso alla “Lanterna Azzurra”.

Cecchini racconta di non dormire affatto sonni tranquilli da quando, nel suo locale, si è consumata la tragedia dopo che qualcuno ha spruzzato dello spray urticante e ha scatenato una calca in cui sono morte sei persone. “Sono nel mirino. Sto ricevendo minacce di morte, sui social mi scrivono cattiverie inaudite. C’è chi mi vuole in galera. Io non ho fatto nulla di diverso rispetto a tutte le altre volte quando, giuro, c’erano state anche molte più persone nel locale”.