Il cantante Traffik rimane in prigione perché i suoi genitori non lo vogliono a casa ai domiciliari (1 / 2)

Il cantante Traffik rimane in prigione perché i suoi genitori non lo vogliono a casa ai domiciliari

Lo scorso 23 marzo due trapper della “scena” romana si resero protagonisti di un’aggressione ai danni di tre loro fan. Traffik e Gallagher si trovavano nella stazione Termini quando furono notati da un gruppetto di tre ragazzi. I fan decisero di non lasciarsi sfuggire l’occasione e si avvicinarono ai cantanti per chiedergli un autografo e un selfie.

La reazione dei trapper, però, non fu affatto positiva: inizialmente Gianmarco Fagà e Gabriele Magi, questi i loro nomi, hanno minacciato pesantemente i ragazzini; pochi secondi più tardi sono passati all’aggressione fisica, arrivando perfino a usare un tirapugni. I fan, terrorizzati e spiazzati da tanta violenza, sporsero immediatamente denuncia alla Polizia.

La sentenza definitiva è arrivata pochi giorni fa: il giudice ha stabilito che Magi dovrà scontare due anni e tre mesi di carcere, mentre Fagà due anni e mezzo. Le accuse sono di aggressione e tentata rapina. Poco dopo aver messo le mani addosso ai fan, i due colpirono violentemente anche un cittadino bengalese di 50 anni che si trovava all’uscita della stazione in attesa dell’autobus.

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