Il “Black Friday” della sanità: quasi il 90% dei medici italiani oggi ha scioperato (2 / 2)

“Con questi tagli, il futuro della sanità pubblica è a rischio” è la frase più ricorrente tra i medici che, come si suol dire, hanno “incrociato le braccia”. I medici vogliono di più, sono stufi di giornate estenuanti con salari fermi a diversi anni fa. Molti parlano anche di “deriva privatistica”. Se dal Governo non dovessero arrivare risposte soddisfacenti, i medici italiani si dicono pronti a scioperare di nuovo.

La Manovra, infatti, giungerà al Senato a dicembre di quest’anno. Se la sanità nazionale, dicono i medici, non migliorerà alle loro condizioni, sono pronti a non lavorare per altri giorni a dicembre. “Le risorse vanno stanziate nella Manovra di quest’anno. Non ha senso che il Ministro ci dica che i soldi arrivano l’anno prossimo”, dichiara Marco Chiarelli, presidente dell’Aaroi-Emac.

Secondo Andrea Piccinini, vicepresidente del Cimo, “C’è la volontà di creare una sanità pubblica per i poveri e una privata per i ricchi”. Carmine Gigli, della Fesmed, ha spiegato: “Noi medici lavoriamo con difficoltà crescenti, a volte i turni superano le 48 ore. Sono assolutamente fuori legge, non c’è rispetto per il diritto al riposo, centinaia di giorni di ferie che non ci godiamo”.