Inutile dire che, proprio come sta avvenendo col Coronavirus, durante l’episodio gli abitanti di Springfield verranno investiti da una psicosi di massa.
A dire la verità, come nel caso di altre presunte profezie, la versione dei Simpson e quello che sta accadendo oggi nel mondo non hanno molto in comune. Innanzitutto, nella serie animata il virus fa la sua prima comparsa in Giappone e non in Cina.
Ma anche il metodo con cui si è propagato negli USA è molto lontano dalla realtà: la contaminazione da Coronavirus infatti non può avvenire attraverso i pacchi postali in quanto il virus non può sopravvivere per lunghi periodi senza essere ospitato da un recipiente umano.
Molto probabilmente, i Simpson si sono ispirati ad altri casi di epidemie che si sono verificati in passato, anche perchè le caratteristiche dell’influenza di Osaka sono abbastanza generiche.
E quindi non difficili da replicare i un’opera di fantasia.
C’è inoltre da sottolineare che l’episodio “Marge in catene” è ispirato a una nota serie televisiva degli anni ’70, intitolata “I sopravvissuti”. In quel caso il virus, sempre partendo dall’Asia, riuscì a sterminare quasi il 99% della razza umana. Non resta altro che augurarsi che nella realtà andrà diversamente.