I dottori pensano che abbia un cancro al naso perché gli cade a pezzi ma erano gli effetti di 25 anni di cocaina (2 / 2)

In un post su Facebook di pochi giorni fa Ian ha raccontato la sua “storia” con la “bianca”: “Non mi ha fatto alcun bene. Te ne rendi conto solo quando smetti”. Come molti, infatti, nelle fasi iniziali della dipendenza Ian era convinto di “poter smettere in qualsiasi momento”, di avere il controllo. Ma dopo alcuni anni si è reso conto di esserne diventato, semplicemente, schiavo.

Ha messo la cocaina davanti a tutto il resto. “Andavo a lavoro, tornavo a casa e sniffavo. Era diventata una routine”. La goccia, si sa, scava la roccia. Poche settimane fa il dolore al naso era diventato insopportabile e Ian ha deciso di andare in ospedale. Dopo che i medici gli hanno fatto capire che il suo naso non aveva alcun cancro, ma che era un deterioramento dovuto al consumo reiterato di coca, Ian ha deciso di disintossicarsi.

Ha trascorso del tempo in una clinica per quello che in inglese si chiama “Rehab”. Ora che è pulito, racconta con lucidità il suo passato: “Mi sentivo costantemente come se ci fosse un buco da riempire. Avevo una buona giornata? Mi facevo di cocaina per festeggiare. Avevo una brutta giornata? Mi facevo di cocaina lo stesso. Da quando ne sono uscito mi sento liberato. Vorrei che chi sta attraversando un periodo di dipendenza sappia che uscirne è possibile, com’è capitato a me”.