I puffi sono stati indubbiamente uno dei cartoni più iconici dell’infanzia di molti di noi, per la grande attrattiva che riuscivano ad esercitare sulla nostra attenzione quando eravamo piccoli. Inoltre i puffi avevano anche un forte messaggio naturalistico che insegnava a rispettare la Natura, e questo è indubbiamente un grosso punto a loro favore. Ma Gargamella…devo ammettere che fino a pochi minuti fa un po’ simpatizzavo per lui, poveraccio: sempre alla ricerca di questi puffi, e mai che riuscisse a catturarli. Ma dopo avere visto quest’immagine, non ce l’ho più fatta! Come si fa a provare simpatia per uno che non riesce a catturare degli esserini totalmente innocui nemmeno quando questi, una volta confinati in una gabbia, non fuggono nemmeno se dagli spazi tra le sbarre ci passerebbero in due uno di fianco all’altro?
Negli ultimi anni la moda del cibo orientale ha letteralmente invaso l’Occidente ed in particolare, dopo il grandissimo impatto della cucina cinese, sono stati i ristoranti giapponesi a farla da padrone. Anche i cartoni animati sono rimasti affascinati da questa novità, come nel caso delle Superchicche, ma qui c’è qualcosa che proprio non va…come fa una persona senza dita ad utilizzare con successo le bachette?
Chiudiamo con quello che è stati forse uno dei lavori della Disney più sopravvalutati in assoluto: Cenerentola. La favola di Cenerentola esiste in tantissime culture e varia significativamente a seconda delle tradizioni locali, ovviamente il colosso dell’animazione per bambini ha voluto propendere per una rivisitazione quanto più leggera possibile. La qual cosa ci sta, visto il target di riferimento. Ma quando andiamo a vedere la trama…ecco i punti salienti: s’incontrano per una notte ma lui, dopo qualche minuto, già si convince che lei sia l’amore della sua vita (bambine quando da grande vi troverete in situazioni del genere, state attente diamine!). Bene. Ovviamente però dieci minuti più tardi già non si ricorda più che faccia abbia! Quindi organizza una “caccia alla donna” per tutto il regno, facendo indossare una scarpetta a qualsiasi fanciulla. Chiaramente la donna dei suoi sogni è l’unica tra migliaia con quel numero di scarpe. Ok. Come direbbe YoTobi: sceneggiatori drogatiii!