Quando pensiamo a un cartone animato sul calcio che ha segnato intere generazioni, il primo che viene in mente è sicuramente “Holly e Benji”. L’anime giapponese realizzato negli anni ’80 ha spopolato anche in Italia. Chi era un bambino negli anni ’90 e nei primi anni 2000 ricorderà benissimo la storia del portiere e dell’attaccante giapponesi.
Si è sempre fatta anche molta ironia su Holly e Benji: in particolare sulle lunghissime corse dei calciatori su quei campi che sembravano infiniti e quei palloni calciati con potenza che diventavano ovali e percorrevano traiettorie da fantascienza. Molto presto tutto questo ritornerà, su Italia1, alle 13:45. Con alcune differenze importanti che potrebbero non essere apprezzate da tutti.
Qualcuno lo sa: “Holly e Benji” è un nome dato dai traduttori italiani al cartone animato. Nella versione originale non c’è traccia di alcun personaggio che si chiami Holly Hutton, Benji Price o Mark Lenders. Lo stesso titolo dell’opera originale ideata da Yoichi Takahashi è “Captain Tsubasa”, che nel 1986 debuttò come manga, per poi diventare cartone animato pochi anni più tardi in virtù del grande successo riscosso dal fumetto.