Guè Pequeno, disavventura a Miami: “Mi hanno messo qualcosa nel bicchiere” (2 / 2)

Nel video del “giorno dopo”, ovviamente, Guè indossa “occhiali neri neri”, proprio perché aveva “fatto serata ieri”. Dalla voce sembra un po’ provato ma tutto sommato sorride davanti alla fotocamera frontale, segno che presumibilmente il drink “con l’extra” non gli abbia causato grossi problemi. Qualcuno crede che Guè stesse scherzando, anche perché solo tre anni fa aveva scritto una canzone in cui parlava proprio di drink “drogati”.

In un pezzo di “Santeria”, l’album prodotto insieme a Marracash, intitolato “Cosa mia”, veniva detto: “Spezzo il cuore a queste tipe, vanno in depre come Adele, bro vai ko poi dici ti han drogato il bicchiere”. Guè sarà andato ko? Non si sa. Quel che è certo, stando alle sue parole, è che gli “han drogato il bicchiere”. Una disavventura americana che però porterà il rapper a non accettare mai più drink che non abbia visto preparare dall’inizio alla fine.

Negli Stati Uniti si chiama “drink spilling” ed è una tattica subdola sempre più usata negli ultimi tempi. In sintesi si tratta di versare di nascosto sostanze stupefacenti o narcotizzanti nei bicchieri altrui per poi derubare o, nei casi peggiori, violentare le prede. Negli Stati Uniti, però, solo una persona su tre vittima di questo raggiro ha poi il coraggio di andare a denunciare quanto accaduto.