Da qualche giorno si parla con grande insistenza della salvaguardia dell’ambiente. Forse perché venerdì c’è stata una manifestazione in numerosi paesi mondiali, Italia compresa. O forse perché ci siamo resi conto che rimandare non è più possibile: se si continua a inquinare come stiamo facendo ora ai nostri figli potremmo lasciare un pianeta, molto semplicemente, invivibile. È tempo di agire e bisogna farlo ora.
Il simbolo della lotta per salvare l’unico pianeta che (per ora) abbiamo è una ragazza nemmeno maggiorenne. Molti, a causa della sua statura (1 metro e 53), la considerano addirittura una bambina e le danno qualche anno in meno. Si chiama Greta Thunberg, ha 16 anni ed è svedese. Ha la sindrome di Asperger, che lei definisce “un dono che mi fa vedere tutto in bianco e nero”.
Tutto è iniziato il 20 agosto scorso: Greta aveva organizzato un sit-in davanti al Parlamento svedese per protestare contro i danni fatti dall’uomo all’ambiente. Nel suo mirino sono finiti tutti i politici che negli scorsi 20 anni non hanno fatto nulla per bloccare le emissioni sempre più crescenti di Co2 e che hanno portato il pianeta Terra allo stato attuale. All’epoca Ingmar Rentzhog, imprenditore attivo nel campo ambientale, notò la ragazzina e scattò un selfie con lei.
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