Golosi di tutto il mondo in lutto: è morto il padre dei wafer Loacker (2 / 2)

Appena qualche mese fa, durante il Ricevimento degli Imprenditori del 2018, Armin Loacker è stato insignito assieme alla sorella Christine Zuenelli- Loacker del premio «Una vita per l’economia».
«A nome di tutta l’associazione esprimiamo alla sua famiglia le nostre più sentite condoglianze assieme al ringraziamento per il suo impegno, la sua passione e la sua voglia di svilupparsi continuamente, che lo ha sempre contraddistinto come imprenditore», conclude il presidente di Assoimprenditori.

Quella che era nata come azienda a conduzione familiare, nel corso del tempo, si è evoluta da piccola pasticceria Loacker a marchio conosciuto in tutto il mondo e presente in oltre 100 paesi.
Oltre ai due stabilimenti produttivi, uno sull’altipiano di Renon sopra Bolzano e uno nel Tirolo austriaco, Loacker gestisce anche sette Loacker Stores. L’azienda attribuisce particolare importanza a ingredienti selezionati e naturali e produce i suoi prodotti senza aromi aggiunti, né coloranti, né conservanti.

Nonostante la sua impronta fortemente internazionale, Loacker continua a seguire strategie di business sostenibili, rispettose dell’ambiente e delle persone.
Nel 2017 sono stati prodotti complessivamente 876 milioni pezzi e ogni giorno vengono lavorate 5 tonnellate di nocciole tostate. Sul podio dei paesi che consumano più wafer Loacker alle spalle dell’Italia, a sorpresa, si piazzano l’Arabia Saudita e il Corea del Sud.