Ginecologo rifiuta di praticare un aborto terapeutico, la donna ha rischiato di morire: licenziato (2 / 2)

Solo dopo svariati tentativi l’ostetrica è riuscita a mettersi in contatto con il dottor Pezone, che in fretta e furia ha raggiunto l’ospedale di San Giugliano. Non appena vede le condizioni della donna, il dottor Pezone interviene al posto del medico obiettore. Dopo qualche giorno, il dottor Pezone scrive all’Asl a cui dipende l’ospedale che lavora, ossia quella di Napoli 2 Nord, in quanto ritene “di dover riferire a chi di dovere quello che era accaduto”. Dal suo resoconto, si legge che la donna si trovava in travaglio: “E di questa circostanza l’ostetrica aveva informato il dottor D.C. Pertanto, mi precipitavo in ospedale (impiegando meno di dieci minuti)”.

Dopo entra nel dettaglio della patologia acuta della donna: “Mi resi conto che avendo già espulso il feto privo di attività cardiaca, doveva subito essere trasferita in sala parto. Chiamato l’anestesista di guardia, il dottor Ciccarelli, in anestesia generale procedevo….”

Dura è stata la risposta della Asl, che ha deciso di sanzionare sia il personale ospedaliero di turno, sia il medico obiettore D.C. Il medico è stato licenziato per omissione di soccorso. Virginia Scafarto, direttrice sanitaria dell’Azienda Ospedaliera, ha dichiarato: “La giustificazione addotta dallo specialista di guardia inadempiente non è stata ritenuta valida. Voleva far intendere che infermiera e ostetrica non lo avessero avvertito.

Insomma che loro avevano mentito e lui diceva il vero. E questo non è risultato dall’indagine“. Tra l’altro, dalla storia clinica della donna è emerso che si trovava già in una fase avanzata di aborto farmacologico e quindi il dottore non poteva opporsi. Silvana Agatone, ginecologa romana e presidente della Laiga (Libera associazione italiana ginecologi per applicazione della legge 194), ha commentato questa grave vicenda dichiarando: “L’obiezione di coscienza esenta dal compiere atti che inducono l’aborto, ma non esonera dal dovere di legge di prestare assistenza”.