Giappone, una compagnia di treni si ‘scusa umilmente’ per un treno partito con 25 secondi di anticipo (3 / 3)

Nel comunicato di scuse di JR West si legge: “L’enorme disagio che abbiamo causato ai nostri clienti non ha davvero scusanti”. Come se non bastasse hanno rincarato la dose: “Staremo molto attenti in futuro e valuteremo ogni situazione con estrema attenzione, per fare in modo che un incidente così non si ripeta mai più”. Eh sì, eh! Non si fa questo! In Italia siamo abituati molto meglio di voi! In tutto ciò noi facciamo dell’ironia, ma il responsabile di questa partenza in anticipo è stato licenziato.

Come detto a inizio articolo, in Italia (ma anche in altre parti d’Europa, smettiamola di parlare male del nostro paese come se fosse l’unico al Mondo con i problemi!) ci riteniamo fortunati se tutto va liscio. 5-10 minuti di ritardo ci fanno sorridere. In Giappone la questione è diversa: praticamente tutti i lavoratori regolano il loro orologio in base a quello dei treni, per essere sicuri di non sbagliare. Da noi il datore di lavoro può reagire anche ‘bene’ e dirci di non preoccuparci. In Giappone un ritardo sul posto di lavoro è un fatto grave.

 

 

Almeno una volta nella vita abbiamo sentito dire ‘l’efficienza dei trasporti giapponesi’ e non è un luogo comune. I trasporti lì funzionano benissimo, pur essendo tra i più affollati al Mondo. La linea Tokaido, ad esempio, trasporta almeno 150 milioni di passeggeri ogni anno.

L’anno scorso successe una cosa simile tra Tokyo e Tsukuba: un treno partì 20 secondi in anticipo e le reazioni della compagnia furono molto simili a quelle di cui stiamo parlando oggi.

“L’equipaggo di bordo non è stato abbastanza efficiente nel controllare l’orario di partenza e ha sbagliato, facendolo partire prima del previsto” si conclude così la nota dei manager.

Differenze culturali. Ecco perché il Mondo è bello.