Giada e l’ossessione di una vita perfetta: in 4 anni zero esami ma aveva scelto le bomboniere (2 / 2)

Lui l’ha chiamata al cellulare perché non riusciva più a trovarla e lei gli ha risposto: “Sono qui, alza la testa, mi vedi?”. E l’ha vista. L’ha vista lasciarsi cadere nel vuoto, l’ha vista morire.

 

Giada non ha mai chiesto aiuto a nessuno, nessuno saprà il motivo per il quale ha scelto di rispondere alla chiamata del fidanzato prima di lanciarsi da cinquanta metri nel vuoto e nessuno potrà spiegare perché ha voluto organizzare una festa che non ci sarebbe mai stata.

 

Anche l’università non aveva un legame con la sua vita, Giada non era mai entrata in quel luogo, non era una studentessa universitaria e laureanda. Giada si era iscritta alla facoltà di Farmacia per tre anni ma non aveva mai dato un esame. Questa estate non si era presentata nemmeno in segreteria per pagare le tasse per la quarta volta inutilmente, il suo nome non c’era nell’elenco degli studenti della Federico II dell’anno accademico 2017-2018.

Lunedì si è presentata a Monte Sant’Angelo dove c’erano le sedute di laurea ed ha fatto questo brutto gesto.

Giada aveva pianificato ogni dettaglio.

Suo padre è un maresciallo dei carabinieri in pensione e si tormenta di non aver capito sua figlia ma nessuno è riuscita a capirla, nemmeno il suo fidanzato che progettava un matrimonio con lei, lunedì aveva fatto venire suo padre da Roma per assistere alla seduta di laurea della sua fidanzata. Una famiglia distrutta dal dolore, il magistrato ha scelto di non far fare l’autopsia e domani ci saranno i funerali nella chiesa del paese.