Fu abbandonato dai genitori perché “troppo brutto”, poi la svolta (1 / 2)

Fu abbandonato dai genitori perché “troppo brutto”, poi la svolta

Essere genitori non è affatto semplice, e quando un bambino nasce con delle malformazioni tutto diventa ancora più complicato: non tutti sono disposti ad accettare la sfida di crescere un bimbo fisicamente menomato o con handicap fisici e cognitivi. Jono Lancaster ne sa qualcosa purtroppo: alla nascita fu abbandonato da mamma e papà perché “troppo brutto”. La sua infanzia ha dunque dovuto subire un trauma molto grave, il quale è molto difficile da superare completamente. Nella maggior parte dei casi sono infatti necessari diversi anni di terapie psichiatriche.

Jono è affetto di una patologia davvero terribile chiamata Sindrome di Treacher Collins, una malattia che non permette la corretta formazione delle ossa e della cartilagine del volto, renendo sostanzialmente sfigurato chi ne è colpito (sebbene nella maggior parte dei casi l’intelligenza si mantenga normale), oltre a provocare disagi respiratori ed uditivi. Le conseguenze di questa sindrome si ripercuotono dunque in maniera chiara e decisiva sulla vita e sulla salute delle persone come Jono. Oltre all’aspetto inerente la salute fisica, anche gli effetti sulla vita relazionale possono essere devastanti. La storia di Jono ne è un chiaro esempio.

Jono era messo talmente male che furono necessarie oltre 70 operazioni di chirurgia per potergli permettere di vivere una vita quanto più possibile normale, sebbene il suo aspetto non potrà mai essere quello di una persona le cui ossa si sono adeguatamente formate. Dopo essere stato dato in affidamento, Jono venne adottato da Jean Lancaster, una coraggiosa donna che seppe farsi carico di un compito tanto gravoso quanto ammirevole: crescerlo ed educarlo come suo figlio. Il senso di responsabilità e di pietà di questa donna sono stati davvero ammirevoli e hanno consentito di alleviare le sofferenze dello sfortunato bambino.