Formigoni disperato: “Ho perso tutto, ho solo 2mila euro” (2 / 2)

Il giornalista del Corriere contesta a Formigoni di non essersi mai fatto interrogare. Lui precisa che: “Ho scelto, come previsto dalla legge, di rendere una dichiarazione spontanea. In quattro ore ho risposto a tutte le accuse sollevare contro di me”. Quando gli viene fatto notare che ha favorito i privati, risponde: “Non è così. L’85% di quei soldi è andato agli ospedali pubblici, solo il 15 ai privati. Inoltre, scomparso Formigoni la Regione ha continuato a muoversi secondo il nostro modello, ritenuto virtuoso ed efficiente”.

Inoltre secondo il politico il ‘concetto di utilità’ sarebbe un’invenzione dei giudici: “Uno scambio amicale è diventato un reato, tanto più grave se l’amico è facoltoso e generoso. Daccò organizza vacanze per gli amici da 30 anni e per due anni ha invitato anche me. Mi hanno perfino considerato proprietario delle barche pagate da Daccò su cui sono stato ospitato per qualche weekend”.

La sua situazione attuale sarebbe molto difficile, ai limiti della disperazione: “Sono in ginocchio. Mi hanno sequestrato tutto. Perfino sei appartamentini che ho in comproprietà con i miei fratelli, oltre a tre utilitarie. A giugno la Corte dei Conti mi ha sequestrato l’intera pensione, anche se per legge è sequestrabile solo per un quinto. Non ho il vitalizio, quindi era la mia unica fonte di sostentamento. Mi rimangono 2.000 euro in banca”. Insomma la situazione è ‘insostenibile’ e i suoi legali hanno fatto ricorso: “Mi auguro che la Corte decida in fretta”.