Formiche in ospedale a Napoli, è morta la donna dello scatto della vergogna del mese scorso (2 / 2)

Oggi stesso Hillary Sedu ha presentato un’integrazione alla denuncia già depositata, chiedendo alla magistratura di sequestrare il corpo e disporre un’autopsia. La Regione Campania, che si occupa della Sanità e quindi di tutte le strutture ospedaliere delle cinque province campane, è sotto attacco da tempo, anche per il caso specifico della donna “invasa” dalle formiche.

A poche ore dal decesso della cingalese, la Regione ha emesso un comunicato in cui spiega che “non c’è alcuna correlazione” tra il decesso della donna e la sua stanza d’ospedale presa d’assalto dalle formiche nel mese di novembre. Non c’è stata nemmeno, ci tengono a sottolineare i vertici della sanità campana, una “mancanza di cure” come qualcuno aveva dichiarato.

La donna, infine, era già gravemente malata, avendo avuto tempo fa un doppio ictus cerebrale con tetraparesi. Inizialmente si era pensato al rimpatrio, vista la gravità delle sue condizioni, ma la compagnia aerea ha rifiutato di trasportarla proprio per via delle sue “gravissime” condizioni di salute. La nota della Direzione generale della salute spiega inoltre che è stato fatto tutto il possibile per tenerla in vita. Quello che non viene spiegato, però, è il motivo della presenza delle formiche in una stanza d’ospedale.