Fiocco azzurro in casa Balotelli: è nato Lion (2 / 2)

Mario prese un cartellino giallo al minuto 42 o 43 e all’intervallo spesi 14 minuti su 15 per parlare solo con lui. Gli dissi: ‘Mario, non posso sostituirti, non ci sono attaccanti in panchina. Non toccare nessuno, gioca solo con la palla e quando la perdi non reagire. Se qualcuno ti provoca, non reagire. Se l’arbitro fa uno sbaglio, non reagire” Il risultato? Scontato: “Si torna in campo, un minuto dopo: cartellino rosso“.

In realtà, per dovere di cronaca, è necessario sottolineare che quel rosso arrivò dopo un quarto d’ora dall’inizio della ripresa e non dopo un minuto, ma basta a far capire quanto Balotelli all’epoca fosse incapace di gestire un’immagine che si era ingigantita ben oltre le sue possibilità di controllo. Oggi però i giornali ed il campo ci hanno restituito un Balotelli diverso, certamente più maturo, e l’avventura francese sembra avere aiutato molto il giocatore a ritrovare la serenità.

Il suo score attuale recita infatti 4 partite e 4 goal nella Ligue 1 francese, nonostante un impiego nient’affatto assiduo in questo inizio di stagione, e 6 goal in 8 gare contando anche le manifestazioni europee. Un avvio di stagione sfavillante dopo la rinascita dell’anno scorso (17 goal in 28 gare tra campionato e coppe), che certifica come Balotelli sia riuscito a riprendere in mano sia la sua carriera calcistica, sia la sua vita. E la distanza dall’Italia, dove oramai aveva un’immagine forse irrimediabilmente compromessa, sembra avergli fatto davvero bene. Ora è arrivato anche quello che molti cronisti definirebbero, abusando di facile retorica, “il goal più importante”, ma una cosa è certa: la vita di Mario Balotelli, sia personale che professionale, non è mai stata così rosea. Ed all’alba dei 27 anni viene da dirlo: finalmente, Mario. Finalmente.