Eiaculare almeno 21 volte al mese aiuta a prevenire il cancro alla prostata: lo conferma uno studio (2 / 2)

Nei 18 anni di studio e analisi su 32mila uomini, 4000 partecipanti si sono ammalati di cancro alla prostata. Tutti i partecipanti sono stati sottoposti ad un questionario riguardante la loro attività sessuale e alla frequenza delle loro eiaculazioni. Una delle conduttrici dello studio, Jennifer Rider, della Chan School of Public Health di Harvard (Boston) ha dichiarato: “L’eiaculazione legata a una sana attività sessuale in età adulta è una buona strategia per ridurre il rischio di tumore alla prostata”.

Chiaramente la possibilità e la frequenza dell’eiaculazione dipendono da diversi fattori. In primis c’è lo stile di vita, in particolar modo l’alimentazione, che poi è l’origine di altri fattori chiave come il peso corporeo. Più si è vicini al peso norma, minori difficoltà si hanno a eiaculare in maniera regolare. Il numero minimo di eiaculazioni in un mese, secondo gli autori dello studio, è di tre. È “auspicabile”, dicono.

Nel 2003 un altro studio, quella volta condotto in Australia, aveva avuto conclusioni pressoché identiche. Come campione erano stati utilizzati 2300 soggetti maschi, metà dei quali aveva un cancro alla prostata. È stato concluso che eiaculare 5-7 volte a settimana portava a una diminuzione del 36% della possibilità di ammalarsi di tumore. Chi lo faceva solo due volte a a settimana, invece, era più esposto alla malattia. Insomma bisogna fare l’amore, per svariati motivi.