Ecco perché ho licenziato la mia segretaria (2 / 2)

Siamo allora usciti subito dopo per andare a pranzo ma non mi portò nel solito posto dove solitamente si va con i colleghi.

Lei scelse di portarmi in un tranquillo bistrot dove aveva preventivamente riservato un tavolo. Iniziammo a bere qualche bicchiere di buon vino e a parlare un po’. Il cibo era ottimo e la giornata stava finalmente iniziando a diventare piacevole.

Tornando in ufficio poi Joanne disse: “E’ una giornata così bella oggi… Dobbiamo proprio tornare subito in ufficio capo?”.

Esitai un attimo, poi risposi un po’ goffamente: “Suppongo di no. Che cosa hai in mente di fare?” A quel punto lei mi disse: “Andiamo nel mio appartamento, è dietro l’angolo”.

Una volta arrivati al suo appartamento, Joanne mi fece sedere comodo, poi si voltò verso di me e disse: “Capo, se non le dispiace entro in camera da letto un momento. Lei stia pure seduto sul divano che io torno subito”.  Io ero un po’ nervoso e risposi semplicemente “Ok.”, lei entrò in camera e io mi sedetti, cominciando ad immaginarmi cosa lei stesse facendo li dentro.

Dopo un paio di minuti di attesa cominciai a sentire strani rumori provenienti dalla camera da letto. Non capivo se avesse acceso la televisione o se avesse aperto una finestra ed entravano rumori dalla strada. Mi sembrava come se ci fosse una festa in quella stanza!

Fu in quel momento che la porta si aprì e uscì Joanne con una torta di compleanno enorme in mano… e soprattutto uscì seguita da mia moglie, dai miei figli e da dozzine di amici e colleghi, che cominciarono a cantare “Happy Birthday”.

E io rimasi senza parole seduto lì..Sul divano…