Le orecchie sono organi fondamentali per il corretto funzionamento di uno dei sensi più importanti dei quali disponiamo, forse il più importante in assoluto dopo la vista: l’udito. Sappiamo che l’orecchio umano è capace di rilevare onde sonore che vanno pressappoco dai 20 hertz ai 20 kilohertz, e che tutto il padiglione auricolare esterno è fondamentale per la corretta ricezione dei suoni. Basti pensare a quanta fatica facciano i non udenti a vivere la vita di ogni giorno per riuscire a compensare la mancanza dell’udito.
Certo non è un cosa impossibile, specialmente visti gli enormi progressi fatti nell’ultimo secolo e mezzo negli ambiti della tecnologia, della medicina e delle questioni sociali. Cionondimeno, indubbiamente l’orecchio è una parte molto importante del nostro corpo, e dovremmo averne la massima cura (così come di tutto quanto il resto d’altronde). Oramai la sua anatomia abbiamo imparato a conoscerla decisamente bene, così come eventuali anomalie, ma c’è una cosa in particolare che non tutti hanno e che risulta per molti ancora un mistero.
Stiamo parlando di qualcosa di a malapena percettibile, che di norma non si nota affatto almeno fino a quando non si esegue un’accurata ispezione delle orecchie. Si tratta di un piccolo forellino insignificante all’apparenza, localizzato nella parte superiore della cartilagine laddove l’orecchio incontra il volto. Di cosa si tratta? Qualcuno potrebbe pensare che possa essere dovuto ad un piercing oramai chiuso da tempo, del quale sia rimasta la cicatrice, ma in realtà non è nulla di tutto ciò: si chiama seno preauricolare, ed è una patologia congenita.