Ecco la trasparenza del Movimento 5 Stelle: uno su due non è in regola (1 / 2)

Ecco la trasparenza del Movimento 5 Stelle: uno su due non è in regola

Il sito “tirendiconto.it” ha letteralmente messo in imbarazzo i grillini sui ritardi nelle restituzioni degli stipendi. Il programma televisivo di Mediaset “Le Iene” ha svelato 10 nomi di parlamentari che avrebbero falsificato i bonifici.

Ti rendi conto che un grillino su due non è in regola coi rendiconti? Sembra proprio un gioco di parole, ma è la realtà che appare in modo chiaro e limpidissimo sul sito tanto pubblicizzato dal Movimento 5 Stelle e dal titolo, appunto, www.tirendiconto.it. Una vera e propria beffa per il partito fondato da Beppe Grillo e guidato adesso da Luigi Di Maio.

Il portale del Movimento 5 Stelle ha senza dubbio una grafica semplice e molto intuitiva. Due colori per indicare chi è in regola nei pagamenti e chi invece non lo è. Verde significa che è stato pagato tutto fino all’ultimo centesimo. Bianco vuol dire che è stata dimenticata qualche rata. Ebbene, è sufficiente  scorrere la lista dei 123 parlamentari pentastellati per accorgersi che ben 58 di loro non sono in regola con la pubblicazione dei propri bonifici bancari di restituzione di parte del proprio stipendio. Essi sembrano essersi fermati con qualche mese di anticipo.

Ad essere poco attenti e fuori controllo ci sono tra gli altri anche diversi esponenti di primo piano del Movimento, quelli che dovrebbero dare più di tutti l’esempio della tanto decantata onestà. In alcuni casi, il ritardo, se di ritardo si può parlare, è di addirittura cinque mesi. “Rendicontazione del mese selezionato in elaborazione”: questa è la dicitura da supercazzola monicelliana per spiegare quello che appare in modo piuttosto eloquente, ovvero l’assenza di bonifico. O persino la falsificazione totale di tutta la procedura di restituzione degli stipendi parlamentari.