Ecco i segreti per riconoscere i diversi tipi di avocado e capire quando sono maturi (2 / 2)

Qui ci troviamo di fronte al celebre avocado Nabal, sicuramente il più riconoscibile tra tutti perché, pur avendo delle somiglianze con la varietà Hass, come conformazione assomiglia in tutto e per tutto ad un piccolo melone. In questo caso la buccia è verde ma diventa via via sempre più marroncina mano a mano che il frutto matura, pertanto il livello di maturazione sarà facilmente intuibile dal colore. E’ un avocado comunemente importato da Florida, Australia e California, ha una polpa gialla e dura e proprio per questa caratteristica, è il più indicato tra tutti ad essere consumato dopo la cottura al forno.

Se l’avocado Fuerte è il più massiccio della famiglia e l’avocado Ettinger è il più lungo, il primato come avocado più grande parlando di dimensioni va invece all’avocado Lula, che per forma può assomigliare molto ad una papaya. Questo frutto ha una pelle particolarmente lucida ed in alcune zone marroncina, ed è tipico delle zone del Brasile e dei Caraibi. Si tratta di un frutto difficile da reperire in quanto poco importato, la sua polpa ha una consistenza burrosa (quando maturo) ed un sapore molto fresco, e proprio per via della sua cremosità è perfetta per farne delle salse.

Ora che abbiamo visto i diversi tipi di avocado che arrivano in Italia, vediamo qualche ultimo consiglio per capire meglio quando un avocado è davvero maturo. Di norma è bene scegliere quelli con la pelle più lucida e che si presentano più morbidi al tatto, per capire se sia maturo o meno prima di consumarlo togliete il fusto: se è verde dovrete aspettare ancora un po’. Per accelerare la maturazione, avvolgetelo in un foglio di giornale e lasciate il frutto in un luogo buio e fresco per qualche giorno.