A chi non è capitato di ristrutturare case e di litigare con le maestranze per alcuni errori o imprecisioni commesse durante l’esecuzione dei lavori. Beh, sicuramente in questo caso, i proprietari dell’immobile avrebbero più che ragione: guardate come è stato installato questo water. Per riuscire a chiudere la porta sono stati costretti a sagomare “in modo creativo” la porta. Da non credere!
Ecco un normalissimo bagno pubblico. Normale sì, se non fosse per quel water installato in fondo senza alcuna parete divisoria o qualunque altro pannello atto a creare un minimo di privacy a chi ha delle impellenze improrogabili. Per quanto sfacciati, impavidi e senza pudore, chi avrebbe il coraggio di sedersi su quella tazza alla mercè di chiunque entri in questo bagno?
E’ vero, gli appartamenti sono sempre più piccoli e bisogna ottimizzare gli spazi ed ogni angolo libero della casa. Ma questa volta l’architetto ha proprio esagerato: pur di realizzare un doppio servizio, ha fatto installare un water in pochissimi centimetri quadrati di spazio. Siate sinceri…state pensando in che modo poterlo usare. L’architetto risponde: “seduti trasversalmente”. Geniale!
Se in questo bagno pubblico fosse entrato un esperto di privacy, non l’avrebbe di certo passata liscia. Ci si è, infatti, preoccupati di installare una porta per creare un ambiente riservato a coloro che devono espletare i propri bisogni. Tutto nella norma se non fosse che la porta scelta sia munita di un vetro trasparente che di privacy ne crea ben poca. Almeno servirà ad attutire gli odori!
In questo caso, invece, hanno scelto le porte giuste. Nessun errore è stato commesso dai progettisti in termini di ripartizione degli spazi e proporzioni. Purtroppo, però, capita che le maestranze non badino troppo ai progetti e decidano di fare un po’ ad occhio. Ecco, dunque, delle porte installate così in alto da non proteggere la privacy di coloro che si accingeranno ad utilizzare questi water.
Le normative sono chiare e davvero molto severe quando di parla di accessibilità dei locali ai soggetti diversamente abili. In questo caso sembra che tutte le regole ed i minimi requisiti siano stati rispettati. Peccato però che a volte ci si perda davvero in un bicchiere d’acqua: guardate, infatti, il rotolo di carta igienica dove è stato installato. Disabile o no, sarà sicuramente un’impresa riuscire ad avere un pezzo di carta senza alzarsi dal water.