Al mondo esiste un’infinità di messaggi che non siamo in grado di cogliere, vuoi per ignoranza, vuoi per mancanza di capacità. Volendo essere precisi, qualsiasi matematico potrà dirvi che tutto ciò che esiste è un codice, semplicemente non siamo abbastanza intelligenti da poterlo interpretare per intero e poter acquisire quella fantomatica onniscienza che viene invece attribuita alle più disparate divinità. Ma anche in ciò che usiamo tutti i giorni sono spesso nascosti simboli e messaggi che pochi sanno interpretare. Avete presente, ad esempio, il simbolo di accensione e spegnimento? Si rifà agli anni ’40, quando gli ingegneri utilizzavano il sistema binario per dare l’imput di accensione con l’1 e spegnimento con lo 0. Negli anni successivi è diventato formalmente il simbolo standard per quello specifico tasti in tutti i dispositivi elettronici.
Il mondo dell’elettronica è pieno di questi piccoli “easter egg”, come ad esempio il logo del Bluetooth. Vi siete mai chiesti cosa l’abbia ispirato? Ebbene, quel simbolo è formato dalle iniziali del re Harald Blåtand, uno dei più grandi sovrani della penisola scandinava nonché colui che riuscì a riunire tutte le tribù danesi sotto un’unica egida, dando così i natali all’attuale Danimarca. Non solo: Harald era noto con il soprannome di Bluetooth (dente blu) per via della sua passione per i mirtilli, che divorava con una tale costanza che, secondo le cronache dell’epoca, uno dei suoi denti era diventato permanentemente blu.
Parlando di messaggi subliminali nel marketing non si può prescindere dal logo di Amazon, società che nell’ultimo decennio ha avuto un incremento esponenziale dei fatturati diventando un vero e proprio colosso mondiale. Ebbene la freccia del logo rappresenta un sorriso, che trasmette un senso di cordialità e di calore e serve a mettere i clienti a loro agio nei confronti dell’immagine dell’azienda; inoltre la freccia inizia dalla A e finisce in corrispondenza della Z, per simboleggiare che su Amazon puoi trovare tutto ciò che cerchi.