È deciso: Starbucks bloccherà i siti per adulti sulle reti WiFi delle sue caffetterie (2 / 2)

Non sono chiare le modalità con cui Starbucks limiterà l’accesso e i filtri che utilizzerà, ma i vertici della compagnia che da poco ha aperto anche a Milano (con gran successo di pubblico) hanno fatto sapere che ascolteranno le lamentele e agiranno per risolvere il problema. Quel che è certo è che i filtri non sono infallibili. Una persona che ha un minimo di esperienza con il pc o lo smartphone sa come aggirarli.

Lo sa bene McDonald’s, che qualche anno fa ha ricevuto le stesse lamentele arrivate a Starbucks e si è attivata per limitare il più possibile gli accessi a siti porno tramite le proprie reti WiFi. Non è andata sempre come previsto. Infatti, da voci di corridoio, sembra che Starbucks non limiterà l’accesso ai siti porno di per sé, piuttosto darà all’utente finale la possibilità di scegliere.

Più che una lotta ai contenuti illegali, Starbucks preferisce mettere sul tavolo un esonero di responsabilità. Insomma una misura che potrebbe avere un’efficacia scarsissima. Un po’ come gli avvisi che escono su molti siti porno: Hai almeno 18 anni? Difficilmente un 17enne andato sul sito con chiare intenzioni dirà di non essere maggiorenne. In ogni caso la novità arriverà nei primi mesi del 2019 negli USA e successivamente nel resto del mondo.