Due testimoni rivelano importanti dettagli sulla morte di Lady D: “Non fu un incidente” (2 / 2)

Sul luogo dell’incidente c’erano due auto scure. Ho notato che erano due macchine di servizio, non proprio nere ma comunque scure” ha spiegato Robin Fireston al quotidiano britannico. “Non riuscivo a capire perché fossero lì. Erano piazzate per coprire goffamene l’auto della principessa. Quelle due auto erano entrate nel tunnel prima di quella su cui viaggiava Lady D, eppure non se ne fa menzione nei documenti ufficiali”. “Non siamo stati gli unici a vederle” ha confidato Robin.

 

Anche l’avvocato britannico Gary Hunter infatti dichiarò di aver visto le due auto misteriose. Il legale disse inoltre che una delle due era diposta in una posizione strana, come se volesse “schermare” la visuale di eventuali testimoni.

Secondo le tesi dei testimoni, quindi, l’incidente non sarebbe stato causato da un’imprudenza dell’autista (che secondo la ricostruzione ufficiale avrebbe assunto droghe prima di mettersi al volante). 

L’auto su cui viaggiava Diana Spencer sarebbe stata invece disarcionata da una delle due auto scure, mentre l’altra copriva la visuale alle auto che la precedevano. I testimoni godrebbero di ottima reputazione e quindi sono stati ritenuti affidabili. Le loro dichiarazioni, che hanno sconvolto l’opinione pubblica britannica, riaprono il lungo dibattito tra chi vorrebbe che le autorità desecretassero tutti i dossier riguardanti la morte di Lady D e chi invece ritiene che la sua morte sia stata causata da un banale incidente.