“Donne, smettetela di depilarvi, è contro natura!”, la campagna di una studentessa diventa virale (1 / 2)

“Donne, smettetela di depilarvi, è contro natura!”, la campagna di una studentessa diventa virale

Il libero arbitrio. Uno dei motivi per cui, tutto sommato, ci si può considerare fortunati a essere nati in questo periodo storico. Fino a qualche decennio fa per una fetta consistente della popolazione mondiale la “libertà di fare quello che si vuole nei limiti della legge” era un’utopia. Oggi la gente può -tra le altre cose- cambiare sesso, può tingersi i capelli con i colori dell’arcobaleno, può professarsi atea, può smettere di mangiare carne o di bere alcool senza problemi.

C’è anche chi, in quanto ragazza o donna, decide di smettere completamente di rasarsi. Avete capito bene. Quando vediamo una persona barbuta o con molti peli sul corpo, transgender a parte, non abbiamo dubbi: è un uomo. Nel 2019 anche questo potrebbe cambiare: sono sempre di più le donne che si fanno crescere i peli del corpo e non li tagliano, come simbolo della loro emancipazione e libertà.

Il movimento “Januhairy” è nato proprio per questo motivo. È una crasi tra le due parole January (gennaio) e hairy (peloso/a). Insomma nel mese che è appena iniziato le donne, secondo Laura Jackson, una delle 21enni a capo del movimento, dovrebbero lasciar crescere i propri peli. La studentessa universitaria ha anche avviato una raccolta fondi: vorrebbe arrivare a 1000 sterline per supportare BodyGossip, una charity che incoraggia tutti gli esseri umani a “essere la miglior versione di se stessi”.