Donatella Versace si confessa: “La mia vita con la cocaina” (2 / 2)

Ma la sua dipendenza non bastava a farle dimenticare la morte di suo fratello Gianni, un incubo che le ritornava tutte le notti: “Nel sogno compare sempre Gianni che mi grida ‘Donatella, che cosa sono questi vestiti orribili? Dovrebbero essere firmati Versace? Come hai potuto dimenticare tutto ciò che ti ho insegnato?’. Poi prende gli abiti e li butta via. Grazie a Dio ormai faccio raramente quest’incubo”.

 

Sicuramente è stato un periodo difficile per la stilista ma grazie al suo amico Elton John è riuscita ad uscirne.

Donatella Versace, ha spiegato durante l’intervista, che il cantante l’ha chiamata per dire che la stava aspettando un jet privato per portarla in Arizona in un centro di disintossicazione. Donatella ci è andata ed è rimasta per cinque settimane: “La dipendenza ha lo stesso effetto su tutti. Peggio delle crisi di astinenza è lo choc che si vive quando si torna nella realtà. La droga mi ha impedito di vedere quante cose brutte ci fossero attorno al business della moda”.

Fortunatamente, quel periodo molto difficile è terminato ed oggi Donatella sta bene ed ha ritrovato l’ispirazione ma sopratutto non ha più bisogno di nessuna sostanza stupefacente per farla stare “meglio”. Donatella Versace è un’icona che guarda sé stessa. È una diva con il dono dello humor, una stilista con la saggezza del dolore. Sono passati 20 anni dalla scomparsa del fratello Gianni, genio inarrivabile, Donatella, qualche mese fa, ha deciso di compiere il passo più difficile: chiudere il cerchio e affrontare per la prima volta le creazioni mitiche che negli anni ’90 hanno trasformato il marchio della Medusa in un fenomeno mondiale, facendo diventare lo show un fenomeno virale dell’ultima fashion week.