Deputato del PD litiga con i gestori di un lido e mostra il suo tesserino da parlamentare (2 / 2)

Questa mattina, intorno alle 10, Pagano ha pubblicato un post su Facebook per raccontare la sua versione, che differiva da quella dei gestori del lido per alcuni particolari. Il parlamentare ha spiegato che il giorno prima aveva provato a prenotare dei lettini presso il lido, ma gli avevano risposto che bastava semplicemente presentarsi “presto” per assicurarseli.

“Prima delle 9”, per l’esattezza. “E così abbiamo fatto, alle 8,45 in punto eravamo lì – scrive su Facebook – Già dall’ingresso delle auto, ci veniva riferito che probabilmente non c’era disponibilità di alcun ombrellone, ma che potevamo andare a chiedere; quindi, si è recata in cassa mia moglie. Alla cassa c’era già un’altra persona che lamentava la tipologia di ombrelloni proposta – circa in ventesima fila – a cui era stato impedito di prenotare e pagarlo il giorno prima”.

“Quindi la richiesta di una postazione migliore (non la pretesa della “prima fila” come scritto da qualcuno per romanzare i fatti) avveniva da parte di due famiglie distinte e sconosciute fino ad allora, né io mi sono qualificato in quel momento nella mia veste di parlamentare, ci mancherebbe”. Il parlamentare aggiunge che l’unico motivo per cui ha insistito per rimanere in quel lido era la presenza di un amichetto di sua figlia. Ha anche spiegato che non ha mai perso la calma, a differenza di quanto riportato da alcuni siti di informazione.