Delitto di Cardito, il killer davanti al gip: “Ho fumato diversi spinelli prima di uccidere Giuseppe” (2 / 2)

Un’altra dichiarazione dell’assassino che probabilmente farà arrabbiare ulteriormente le migliaia di persone indignate per un delitto così brutale viene riportata dal Mattino. Assistito dall’avvocato Michele Coronella, Badre avrebbe dichiarato al GIP: “Ho fumato diversi spinelli quella mattina”. Era il 27 gennaio.

“Ne ho fumati parecchi, come faccio ogni giorno. Poi ho perso la calma”. Tutto questo perché, a suo parere, i tre bambini “urlavano troppo”. Motivo per il quale l’uomo li avrebbe aggredito violentemente, con schiaffi “molto forti” e poi anche pugni. “Non si calmavano”, ha spiegato Badre, ecco perché ha deciso di afferrare quella che nell’italiano di tutti i giorni a Napoli si chiama “mazza della scopa”, insomma la parte di legno.

Con la mazza avrebbe colpito ripetutamente il piccolo Giuseppe, fino a ucciderlo di fatto. La compagna Valentina, madre biologica del figlio, era presente in casa mentre andava in scena la furia omicida e lo avrebbe anche provato a fermare. Per questo motivo, Tony l’avrebbe aggredita con un morso. Un uomo completamente fuori di sé con evidenti problemi psichiatrici, un  peso per la società che se morisse (accidentalmente, sia chiaro) in cella non mancherebbe proprio a nessuno.