Dalla mozzarella sbiancata con la soda al pane tossico: la Coldiretti lancia l’allarme sui cibi tossici (1 / 2)

Dalla mozzarella sbiancata con la soda al pane tossico: la Coldiretti lancia l’allarme sui cibi tossici

Tutto cambia. Persino gli affari della mafia, che oggi investe sempre di più tempo e denaro in un settore in un certo senso inconsueto: quello alimentare. È quanto emerge da un’indagine della Coldiretti, denominata “Il crimine nel piatto degli italiani”. Si specula anche su quello che, da sempre, è vita: il cibo. Come? Con traffici illegali, frodi, inganni e manipolazioni di ogni genere. E anche su cibi di ogni genere: dalla pasta alla carne, passando per i latticini e i dolci.

Coldiretti, in collaborazione con Eurispes e Osservatorio sulla criminalità nell’agroalimentare, ha portato alla luce gran parte dei crimini delle cosiddette agromafie. Alcuni esempi? La mozzarella sbiancata con la soda oppure il pesce rinfrescato con il cafados (miscela di acidi, acqua ossigenata e ghiaccio). Non finisce qui: c’è la carne proveniente da macelli non autorizzati, pane cotto in forni che bruciano legna tossica, nocciole provenienti dalla Turchia raccolte da minori sfruttati.

Ettore Prandini, il presidente della Coldiretti, spiega che è fondamentale prestare attenzione ai cosiddetti prodotti low cost, perché un prezzo troppo basso è sintomo di qualcosa di sbagliato: “Dietro questi cibi spesso si nascondono ricette modificate, ingredienti di scarsa qualità e soprattutto metodi di produzione alternativi, che spesso fanno rima con illegalità e sfruttamento”.

CONTINUA NELLA PAGINA SUCCESSIVA