Di storie assurde sul web se ne leggono ogni giorno. L’ultima in ordine cronologico arriva dagli Stati Uniti e ha come protagoniste una famiglia americana e una bambina ucraina la cui identità è avvolta nel mistero. Sì, perché i contorni della vicenda sono decisamente poco chiari. Tutto è cominciato nel 2010, quando la coppia formata da Michael Bennett e Kristine Barnett aveva deciso di adottare una bambina ucraina.
Secondo i documenti in loro possesso, Natalia Grace aveva 6 anni. Ma secondo quanto dichiarato in Tribunale dalla coppia, la realtà era completamente diversa. Natalia, secondo loro, era in realtà una adulta affetta da nanismo e con gravi problemi psichiatrici. Talmente gravi che avrebbe commesso numerosi gesti da persona instabile mentalmente e, cosa più grave, avesse provato ad ucciderli più di una volta.
Inoltre Kristine è sicura che la “piccola” Natalia avesse 22 anni al momento dell’azione, non 6. Gli indizi, a suo avviso, sono molteplici. Innanzitutto, pochi giorni dopo l’arrivo in caso della bambina, Kristine ha deciso di farle un bagnetto. In quell’occasione ha notato dei folti peli pubici, una eventualità semplicemente impossibile a 6 anni di età.