Diciotto scimmie sono state infettate con un ceppo di coronavirus nel tentativo di trovare una soluzione efficace all’epidemia che ha colpito la Cina e altri Paesi, tra cui il nostro.
La sperimentazione si è resa necessaria per testare un vaccino scoperto dagli scienziati del National Institutes of Health (NIH) degli Stati Uniti. Il farmaco (chiamato remdesivir) si è dimostrato efficace nel trattamento degli animali infetti e potrebbe rappresentare una speranza concreta per mettere fine al contagio di massa.
Diciotto macachi del rhesus sono stati esposti a un ceppo di coronavirus in grado di causare tosse, mancanza di respiro, febbre e, in alcuni casi, insufficienza polmonare.
Gli esemplari contagiati stati quindi messi sotto osservazione per sei giorni: quelli che erano stati trattati con il vaccino prima che sviluppassero l’infezione, non hanno più mostrato sintomi.
“I risultati ottenuti con il nostro studio in vitro e su animali vivi, oltre a dimostrare l’efficacia del vaccino contro molti tipi di coronavirus, potrebbe rappresentare anche una soluzione contro il nuovo coronavirus 2019-nCoV, il ceppo che si è sviluppato Wuhan, Cina” fanno sapere i ricercatori del National Institutes of Health.
Attualmente sono in corso altri studi per capire se effettivamente il remdesivir possa essere la soluzione più efficace per mettere fine all’epidemia.