Coronavirus: arrivano le prime denunce per i gruppi di ciclisti che si allenano (1 / 2)

Coronavirus: arrivano le prime denunce per i gruppi di ciclisti che si allenano

Ormai è noto a tutti: l’imperativo che arriva da ogni lato è quello di rimanere a casa. È concesso uscire solo per svolgere mansioni davvero necessarie, come acquistare alimenti e farmaci. Perfino lo sport, così importante per la nostra salute, è oggettivamente disincentivato. Chiuse le palestre, limitate non poco anche le attività sportive anche all’aperto (almeno negli spazi pubblici). Tutto si ferma nel pieno dell’emergenza coronavirus.

Nelle scorse ore sono arrivate varie denunce a numerosi cittadini che non hanno rispettato le recenti misure del decreto firmato dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte. C’è chi è stato beccato in auto con una escort, chi a giocare a carta in piazza e più genericamente chi non ha saputo fornire una motivazione valida per la sua presenza in un comune diverso da quello di residenza.

Oggi le denunce sono arrivate a una categoria particolare: i ciclisti. Il portale “Inbici” scrive che un primo caso si è verificato nel comune di Trieste: un ciclista è andato a sbattere contro un albero e nell’impatto ha anche rotto il suo casco protettivo. Per soccorrerlo, c’è stato bisogno prima dell’intervento del soccorso alpino e poi del personale del 118.