Stando a quanto riportato dall’Agenzia italiana del farmaco (AIFA), in Italia è cresciuto sensibilmente il consumo di ansiolitici nel corso degli ultimi anni. Il consumo di tali farmaci sarebbe aumentato di ben 7.6 punti percentuali, passando dunque da 47 persone su 1000 nel 2016 alle 51 del 2017.
Tale incremento potrebbe essere legato anche al problema dell’insonnia cronica che affligge milioni di persone che di conseguenza non riescono a vivere bene nemmeno di giorno.
Se per la maggior parte delle persone addormentarsi è qualcosa di naturale e spontaneo, per altre rappresenta un vero e proprio problema. Sono ben 9 milioni le persone che ne soffrono.
Non dormire correttamente influisce negativamente sulla qualità della vita del soggetto, sulla sua salute mentale, provocando ansia, sbalzi d’umore, tristezza, una tendenza alla depressione ed una spiccata irritabilità.
La qualità del sonno ovviamente aumenta le probabilità di soffrire di patologie psichiatriche, soprattutto quando le problematiche legate al sonno diventano croniche.
Bisogna anche sottolineare che spesso l’insonnia è associata anche ad altri problemi di salute come le variazioni di frequenza cardiaca ed il diabete.