Chiede informazioni in commissariato e lo arrestano: era ricercato dal 2015 (2 / 2)

Quattro anni fa, infatti, G.B. era stato accusato di associazione a delinquere finalizzata ai delitti contro il patrimonio, rapina in concorso, sequestro di persone, porto abusivo di armi in fuoco pubblico, rapina con strappo, detenzione e, ciliegina finale, spaccio di droga. Una persona oggettivamente pericolosa e allergica alle regole e alla legge.

A inizio gennaio 2020 la clamorosa disattenzione: la decisione di andare in commissariato a chiedere delle non meglio precisate “informazioni” a quegli uomini che da più di quattro anni gli stavano dando la caccia. Il 24enne fa parte di un gruppo di 29 persone che a dicembre del 2015 avevano ricevuto una ordinanza di custodia cautelare, dopo indagini che avevano portato alla scoperta di associazioni criminali della provincia di Catania.

Nel mese di ottobre, decisamente più a nord, successe un fatto in qualche modo analogo con protagonista un marocchino. L’uomo, nel febbraio del 2019, era finito nei guai con la legge per aver rubato un capo lussuoso di abbigliamento da un negozio. Per via del reato era stato costretto dal giudice a firmare tre volte a settimana presso una caserma. Una mattina di marzo, per giungere più rapidamente presso la struttura, aveva pensato bene di rubare una bicicletta. Il furto ha ulteriormente aggravato la sua posizione davanti alla legge italiana.