Catania, incidente tra auto e scooter finisce in una sparatoria con Kalashnikov (2 / 2)

Adesso è sicuro: qualcuno ha usato un Kalashnikov modello AK47. Lo hanno scoperto i Carabinieri di Paternò durante un controllo straordinario del territorio. In un terreno abbandonato adiacente a una palazzina di via dell’Uva a Biancavilla, giaceva un fucile da assalto con all’interno 6 cartucce calibro 7.62. Ciliegina sulla torta? La provenienza “clandestina” dell’arma.

Proprio a causa dell’arma clandestina è finito nei guai con la giustizia tale Vito Marino, arrestato ieri dai carabinieri di Paternò. Il ragazzo, di appena 21 anni, è considerato colpevole per due motivi: in primis la partecipazione “attiva” alla rissa e anche, non meno grave, l’occultamento materiale dell’arma da guerra nel terreno sito in via dell’Uva.

Alcuni esami balistici hanno confermato come quell’arma fosse compatibile con i proiettili ritrovati dai militari sul luogo della sparatoria. Marino si unisce quindi ai 5 soggetti partecipanti alla rissa già individuati nei mesi precedenti e che, a vario titolo, sono stati iscritti nel registro degli indagati per la clamorosa rissa con armi da fuoco avvenuta nel settembre del 2018. Per il momento il 21enne è stato rinchiuso nel carcere catanese di Piazza Lanza, in attesa di novità giudiziarie.