Caso Ragusa, Antonio Logli condannato in Cassazione a 20 anni di carcere. Le prime parole: “Sono disperato” (3 / 3)

I parenti di Roberta invece hanno commentato in modo secco e deciso: “Giustizia è stata fatta“. Una delle cugine ha detto: “Siamo felici perché Roberta ha avuto giustizia, non si potrà dire più che è al sole a divertirsi, è stata decretata la sua morte violenta. Niente e nessuno ce la potrà ridare, ma possiamo mettere un punto a questa storia che dura da sette anni”, per tutti questi anni le sue cugine hanno sempre sostenuto che Roberta non si era allontanata volontariamente.

Su disposizione della procura di Pisa che ha disposto l’esecuzione della condanna inflitta dalla Suprema Corte, Logli è stato condotto nel carcere livornese per evitare troppa esposizione mediatica. Una folla di curiosi si era radunata davanti alla casa circondariale Don Bosco di Pisa e vi erano decine e decine di cameraman e giornalisti, per questo motivo hanno deciso di trasferirlo in un altro carcere.

 

Sara Calzolaio mentre era nella camera del bed and breakfast nel pisano dove ha trascorso l’intera giornata con il compagno e la figlia Alessia in attesa del verdetto, ha esclamato: “Non è giusto, non è giusto”.

Quando sono sopraggiunti i carabinieri nella stanza, Logli ha detto: “Non ho fatto nulla”, mentre il padre dell’uomo tramite Gianluigi Nuzzi, conduttore e giornalista della trasmissione Quarto Grado, si è detto pronto a ricorrere alla Corte Suprema dei diritti dell’uomo e a rivolgersi persino al Presidente della Repubblica per avere giustizia.