Con una nota vocale su Whatsapp che manda a una decina di giornali, l’ex partecipante del Grande Fratello tuona: “Basta! Non mi stressate la vita. Anche io ho diritto a farmi un paio di giorni [di vacanza, ndr] che già mi è saltato Ferragosto, Santo Stefano, San Rocco e Santo Cristo. Mi chiamate come i pazzi, cioè, datevi una calmata!”. Poi l’ordine perentorio: “Chiamate una volta, poi se mai mi mandate un messaggio e se io ho qualcosa da dirvi ve la dico”.
Appare chiaro che Casalino è stressato dalle continue domande dei giornalisti. Ma è altrettanto chiaro che il portavoce del Premier prende uno stipendio superiore rispetto perfino a quello di Giuseppe Conte. Quando le cifre guadagnate vennero rese pubbliche si giustificò dicendo: “Ho responsabilità enormi. Dirigo una trentina di persone. Lavoro 13 o 14 ore al giorno e devo essere sempre reperibile, di giorno e di notte”.
Che tutti abbiano diritto alle vacanze è vero. Ma i giornalisti non avevano nessuna colpa del crollo del viadotto Morandi. Stavano facendo il loro mestiere, che è quello di chiedere ai nostri rappresentanti politici chiarimenti e dichiarazioni per rassicurare gli italiani. Per 170mila euro all’anno, in una situazione straordinaria come quella di questa tragica estate, ci sta pure ‘lavorare a Ferragosto’. Ma Casalino è così, forse un po’ troppo sincero.