Caos a Malpensa: egiziano fugge dall’aereo del rimpatrio. Piste chiuse e disagi (2 / 2)

Il gestore dello scalo ha seguito la procedura e ha chiuso la pista, dirottando tutti i voli in arrivo a Malpensa in altri aeroporti vicini. Enac, Enav, le autorità portuali e la Polizia di Stato si sono subito riunite per adottare una soluzione rapida ed efficace. Alle 20:20 una delle due piste è stata riaperta, la 35L. Più di due ore dopo (22:30) è stata riaperta anche la seconda, con l’aeroporto che è tornato pienamente operativo.

Immediato il commento sui social di Salvini: “Sto seguendo la situazione e posso assicurarvi che l’extracomunitario verrà rintracciato e catturato presto. Lo prenderemo e lo espelleremo velocemente”. In effetti così è stato. Dopo la rocambolesca fuga all’aereo AirItaly con direzione Dakar, l’uomo è fuggito a piedi verso direzione ignota nelle campagne varesine. La sua latitanza, però, è durata poche ore.

Nella notte i carabinieri di Samarate lo hanno finalmente trovato. “Non è ferito”, riferiscono. Il Viminale invece fa sapere che nelle prossime ore l’egiziano 30enne (E.E. le sue iniziali) sarà allontanato dal nostro paese. L’account Twitter Aeroporti Lombardi aveva scritto: Un passeggero che doveva essere rimpatriato p è saltato giù dall’aereo e scappato verso le piste di decollo… Tutto bloccato per sicurezza”. Tutto è finito nel migliore dei modi, disagi a parte per chi doveva decollare a Malpensa tra le 19:30 e le 22:30.