In una recente intervista ha rivelato alcune cose molto interessanti:
Che film è Joker?
Non è il solito film su supereroi, super cattivi e umani con poteri. I personaggi dei fumetti mi piacciono perché hanno problematiche reali, le stesse che abbiamo noi. Joker è così, è uno di noi. Non ha padre, non ha amici, è ansioso, depresso, svolge un lavoro degradante. Ha subito diversi traumi e abusi. Ti viene da dire ‘Poveraccio’! Ha tutti i problemi di questo mondo. Non è stato né piacevole né facile entrare nella sua testa… ma sono orgoglioso di averlo potuto conoscere!
In molti hanno interpretato Joker prima di lei, c’è qualcuno in particolare a cui si è ispirato?
In realtà no. Però Jack Nicholson nel Batman di Tim Burton è memorabile. E poi il bravissimo Heath Ledger. In realtà ho preferito prepararmi senza fare riferimento a nessun lavoro precedente, neanche ai fumetti o serie tv. Volevo creare il mio Joker personale. Che fosse in un certo senso il frutto della mia immaginazione. O della mia pazzia.
Qual è stata la cosa più difficile?
Ho dovuto perdere quasi 25 chili. Mi alzavo ogni giorno con il terrore di essere ingrassato: è quasi come avere una malattia! Ho scoperto che senza tutto quel peso addosso ero molto più agile e che potevo fare movimenti che prima non sarei stato in grado di fare. Il che è positivo. Ma il lato negativo è che ero spesso di cattivo umore e abbastanza debole. Alla fine quello era lo stato d’animo giusto per il Joker, no? Uno che cerca di combattere i suoi seri problemi psicologici…