Brescia, spunta un cartello anti-gender: l’amministrazione comunale travolta dalle critiche (2 / 2)

E i politici del suo partito sembrano essere d’accordo con lui. Uno in particolare, il leghista Amilcare Ziglioli, ha a modo suo ‘citato’ Salvini in una recentissima comunicazione alla cittadinanza. Il Sindaco di Prevalle, infatti, ha dato l’ordine di scrivere sul tabellone luminoso del suo Comune “E’ finita la pacchia! Tornano all’anagrafe mamma e papà”. Entrambe le frasi sono slogan della propaganda di Salvini.

“E’ finita la pacchia”, infatti, venne usata di recente quando il Ministro dell’Interno fece sapere che l’Italia non era più disposta ad accogliere chiunque, che tutta l’Europa doveva prendersi la sua quota di migranti, come sancito dagli accordi. “Tornano all’anagrafe mamma e papà” è una dichiarazione molto simile a quella fatta il 10 agosto dal numero 1 della Lega, quando fece sapere di aver eliminato ‘genitore 1’ e ‘genitore 2’.

Per questo uso a loro avviso improprio degli strumenti di comunicazione dell’amministrazione comunale si sono lamentati molti cittadini di Prevalle, che sui social parlano di comportamento ‘vergognoso’, oltre che ‘irrispettoso’ e ‘ignorante’. Luca Trentini, dell’Arcigay di Brescia, ha commentato: “Ziglioli non ha di meglio da fare che dedicarsi alla caccia alle streghe. Al comune esiste perfino uno sportello no gender, assurdo. Questa ossessione, a mio avviso, è motivata da una radicata omofobia”.