Bimbo torna a casa con i vestiti rovinati: la punizione choc della madre. Arrestata (2 / 2)

 In aula, incalzata dal pm che si è occupato del caso, da un lato ha negato di aver ella stessa subìto maltrattamenti analoghi da bambina (esperienze che spesso vengono ripetute sui figli), dall’ altro lato ha spiegato che la terribile punizione è stata istintiva. La mancanza di lucidità in quel momento l’avrebbe portata a commettere questo assurdo e immotivato maltrattamento.

 Ora la 27enne dovrà sottoporsi a un percorso psicologico, come richiesto fortemente dagli avvocati Drago e Provenzano che si sono occupati del caso. Secondo quanto disposto dal giudice, una volta aver concluso il percorso (e aver estinto la pena), la sua posizione in quanto genitore sarà rivalutata. Dall’esito di questo accertamento dipenderà la decisione del Tribunale dei minori sulla adottabilità o meno del piccolo.

 Nel registro degli indagati era finito anche il nuovo compagno della 27enne. Mentre il vero padre del bambino, che è da tempo in Germania, non risulterebbe implicato nella vicenda.
Il bimbo, dopo aver subito quella violenza, era stato immediatamente affidato a una struttura protetta. In questo momento è in attesa di una eventuale adozione, la cui ammissibilità sarà definita dal Tribunale per i Minorenni nei prossimi mesi.