Biella: consigliere leghista naviga su sito per adulti durante un dibattito (2 / 2)

Immediata è stata la risposta di Franco Pino che si sarebbe provato a giustificare :

Tutti usano il cellulare per dei momenti in consiglio comunale. Dietro di me avevo notato dei balordi non al loro posto sul loggione che fotografavano e fra tutte le foto fatte la peggiore che potevano postare è questa che è la pagina iniziale di una su Facebook”,

 

Non soddisfatto della risposta l’uomo, successivamente nel suo profilo social ha postato un altro messaggio di giustificazioni per l’accaduto – “In riferimento a questa foto chiedo scusa se per sfortuna non ho aperto la prima pagina di Facebook di una fotografia con un uomo ma io non seguo le tendenze di moda rimango saldamente ancorato alle vecchie tradizioni (uomo, donna; mamma, papà)”.

Sembra quindi che chi è legato alle tradizioni della famiglia non sia solito a visitare certi siti, anche se non credo che molte persone saranno d’accordo con quanto ho appena enunciato.

Non perde occasione come al solito di far parlar di sé il partito più chiacchierato del momento, questo tipo di episodi si stanno susseguendo a quello più grave di tutti di cui si è reso protagonista Matteo Salvini.

Prima il ragazzo tunisino al campanello poi un negozio che per quanto lui assumesse fosse gestito da spacciatori nigeriani ma in realtà era un negozio di distributori automatici aperto 24 ore al giorno, e in più i proprietari erano Italiani. Salvini ha eseguito delle gogne pubbliche per pura campagna elettorale ed cittadini in questione giustamente hanno esposto denuncia.